Silvio Berlusconi: "Finche' governeremo noi non ci sara' mai la possibilita' di adozioni per le coppie gay" Cultura Gay

Silvio Berlusconi: “Finche’ governeremo noi non ci sara’ mai la possibilita’ di adozioni per le coppie gay”

Silvio Berlusconi: "Finche' governeremo noi non ci sara' mai la possibilita' di adozioni per le coppie gay" Cultura Gay Intervenendo al congresso dei cristianoriformisti, Silvio Berlusconi ha tenuto a precisare che il programma di governo non prevede l’attuazione di politiche a favore delle coppie non tradizionali (detto da uno che fa del Bunga Bunga uno stile di vita sembra quasi una barzelletta) per conservare i capisaldi della famiglia da Mulino Bianco:

Finche’ governeremo noi il Paese le unioni omosessuali non saranno mai equiparate alla famiglia tradizionale. Finche’ governeremo noi non ci sara’ mai la possibilita’ di adozioni per i single ne’ per le coppie gay.

Livorno: approvata mozione per l'istituzione delle famiglie anagrafiche Cultura Gay

Livorno: approvata mozione per l’istituzione delle famiglie anagrafiche

Livorno: approvata mozione per l'istituzione delle famiglie anagrafiche Cultura Gay Il Consiglio comunale di Livorno ha approvato una mozione relativa all’istituzione del certificato anagrafico di famiglia presentata da Arianna Terreni del Partito democratico. La città toscana offrirà la possibilità a tutte le coppie conviventi (senza alcuna discriminante di sesso) di poter essere riconosciute dalle istituzioni locali come famiglia anagrafica. Un plauso arriva da Calogero Cavataio, di Arcigay “Il faro” Livorno”, entusiasta per l’iniziativa comunale (Fonte Ufficio Stampa Arcigay):

Quella di oggi è una conquista nella battaglia per i diritti civili e i diritti umani di prima generazione, quelli che storicamente si sono affermati per primi e che sanciscono le libertà individuali. Il certificato anagrafico di convivenza non è un matrimonio di serie b ma qualcosa di diverso. Non toglie diritti a chi già li ha ma li conferisce a chi oggi è penalizzato dal deficit legislativo presente all’interno del nostro ordinamento giuridico.

Pordenone: disabile gay aggredito, condannati gli aggressori omofobi Cultura Gay

Pordenone: disabile gay aggredito, condannati gli aggressori omofobi

Pordenone: disabile gay aggredito, condannati gli aggressori omofobi Cultura Gay Il Tribunale di Pordenone ha condannato ad un anno e due mesi di reclusione (senza condizionale o sconti di pena) i colpevoli dell’aggressione ai danni di un omosessuale non vedente. Tre uomini hanno inseguito e picchiato selvaggiamente il disabile a causa della sua omosessualità. Il pubblico ministero, Federico Facchin, ha sentenziato che si è trattato di “un’azione gratuita mossa da puro odio”.

I risarcimenti sono stati quantificati in 15mila euro per la parte civile che rappresentava i tutori della vittima; in 5mila euro al Comune di Pordenone e mille euro al Codacons; in 1 euro, cifra simbolica, per l’Arcigay. L’avvocato del giovane Francesco Furlan ha dichiarato entusiasta:

E’ stato riconosciuto il ruolo di Arcigay; ritengo che la pena sia stata un po’ bassa, vedremo le motivazioni. Ora venga approvata la legge che riconosce le aggravanti per la violenza omofoba.

Giornata Mondiale della Memoria 2011: le iniziative Arcigay in tutta Italia Cultura Gay Manifestazioni Gay

Giornata Mondiale della Memoria 2011: le iniziative Arcigay in tutta Italia

Giornata Mondiale della Memoria 2011: le iniziative Arcigay in tutta Italia Cultura Gay Manifestazioni Gay Arcigay, in occasione della Giornata Mondiale della Memoria, ha organizzato una serie di iniziative per ricordare le vittime omosessuali dell’Olocausto. Le iniziative si svolgeranno in molte cittadine italiane, saranno organizzate proiezioni, dibattiti e mostre, con lo scopo di commemorare gli uomini e le donne uccisi a causa della follia nazista.

Arcigay Bologna “Il Cassero”, ha organizzato una conferenza con Luca Scarlini, dal titolo “Aldo Mieli, pioniere del movimento di liberazione omosessuale nell’Italia fascista”. Alle 9.30 Arcigay Il Cassero e ArciLesbica Bologna parteciperanno, insieme alle altre associazioni della comunità lgbt cittadina, alla comunità ebraica e all’Anpi alla commemorazione presso il monumento dedicato alle vittime LGBT del nazifascismo, nei giardini di Villa Cassarini, di fronte a porta Saragozza.

A Cuneo la Scuola di Pace di Boves organizza in collaborazione con il C.P. Arcigay “Figli della Luna” di Cuneo l’esposizione della mostra: “Omocausto: lo sterminio dimenticato degli omosessuali”. La mostra sarà visitabile dal 22 al 27 gennaio, ogni pomeriggio dalle ore 16:30 alle ore 18:00.

Rimini: Arcigay riconosciuta parte civile in un processo con movente omofobo Cultura Gay

Rimini: Arcigay riconosciuta parte civile in un processo con movente omofobo

Rimini: Arcigay riconosciuta parte civile in un processo con movente omofobo Cultura Gay Decisione storica del tribunale di Rimini, che ha riconosciuto l’Arcigay come parte civile in un processo con movente omofobo, condannando l’imputato a cinque anni di reclusione e ad un cospicuo risarcimento di 15mila euro per violenza sessuale, furto e minacce ai danni di un omosessuale.

I fatti risalgono al 25 agosto 2010 quando un uomo fu arrestato con l’accusa di aver picchiato, derubato, insultato e stuprato un ragazzo perchè gli faceva semplicemente schifo. Grande soddisfazione per l’avvocato Chaty La Torre, che ha seguito il caso per l’ufficio legale dell’associazione (Fonte Virgilio):

Il riconoscimento di parte civile di Arcigay, il quinto in differenti processi negli ultimi mesi, denota che, non occasionalmente, in sede di giudizio, la magistratura riconosce la rilevanza giuridica del movente omofobo e, di conseguenza, ammette Arcigay come associazione rappresentativa del mondo lgbt e che da anni si batte nella lotta contro discriminazione violenza e omofobia.

Mario Adinolfi dà del frocio ad Alfonso Signorini su Facebook Cultura Gay

Mario Adinolfi dà del frocio ad Alfonso Signorini su Facebook

Mario Adinolfi dà del frocio ad Alfonso Signorini su Facebook Cultura Gay Non è piaciuta alle associazioni gay, la battuta scherzosa di Mario Adinolfi, blogger e giornalista candidato alle primarie del 2007 contro Walter Veltroni. Sulla sua bacheca Facebook, il noto commentatore politico ha risposto ai suoi interneauti utilizzando espressioni in romanesco del tipo: “Me fa ‘na p… a due mani quel frocetto. Ho dialogato amichevolmente con i servetti gay su maculati, leopardati e affini”, riferendosi chiaramente ad Alfonso Signorini. Ma Adinolfi non ci sta a passare per omofoba (Fonte La Repubblica):

Sono battute che capita di fare su Facebook. Era un momento in cui ero particolarmente arrabbiato con Signorini, per il ruolo che sta svolgendo in questo periodo, e un’invettiva contro di lui avevo tutta la voglia di farla. Sono stato l’unico a proporre un referendum sul matrimonio gay all’interno del Pd. Sono oltre ogni possibile sospetto di discriminazione, anche perché, ogni giorno, la subisco sulla mia pelle, in quanto persona obesa.

Non si è fatta attendere la risposta dei più grandi esponenti della comunità lgbt italiana. Aurelio Mancuso:

Trovo insopportabile che giornalisti e commentatori si lascino andare a questo linguaggio da caserma. Conoscendo bene il linguaggio della comunicazione e, quindi, il peso delle parole, devono sapere il messaggio che viene veicolato da certi termini spregiativi. Mi viene da domandare ad Adinolfi se non abbia un po’ imparato la lezione, quando qualche tempo è stato aggredito al grido di ‘brutto grassone’. Così come quella è stata una violenza fisica e morale, anche lui dovrebbe essere più cauto nel dileggiare i cosiddetti ‘frocetti’. Questi sono i linguaggi da evitare. Se qualcuno per strada urla qualche termine del genere. Io io lo riprendo, a prescindere. Figuriamoci se a farlo è una persona pubblica, che frequenta anche le trasmissioni televisive. Non sono un fan del politically correct, ma bisogna fare attenzione a queste cadute. Continui pure a parlare in romanesco, ma lo faccia senza offendere le persone.

Pavia: Arcigay invia una lettera al vescovo Giovanni Giudici  per il rispetto dei diritti gay Cultura Gay

Pavia: Arcigay invia una lettera al vescovo Giovanni Giudici per il rispetto dei diritti gay

Pavia: Arcigay invia una lettera al vescovo Giovanni Giudici  per il rispetto dei diritti gay Cultura Gay L’Arcigay di Pavia ha inviato una lettera al vescovo Giovanni Giudici nel quale si chiede di mettere in atto una netta presa di posizione sul rispetto dei diritti fondamentali del popolo omosessuale. Giuseppe Eduardo Polizzi e Barbara Bassani,  rispettivamente presidente e vicepresidente di Arcigay Pavia, hanno anche chiesto al mondo cattolico di dialogare con quello lgbt, in modo tale da abbattere i pregiudizi, le diffidenze e l’omofobia.

Quanto segue è uno stralcio della lettera aperta indirizzata al vescovo attuale membro della Commissione Episcopale Italiana per l’evangelizzazione dei popoli e la cooperazione tra le chiese (Fonte La Provincia Pavese):

Nichi Vendola: "Non vivo la mia omosessualità come un peccato" Cultura Gay

Nichi Vendola: “Non vivo la mia omosessualità come un peccato”

Nichi Vendola: "Non vivo la mia omosessualità come un peccato" Cultura Gay E’ uno degli uomini nuovi della sinistra italiana. Ha tutte le carte in regola (motivazioni e caratteristiche) per essere il leader di una coalizione forte per combattere lo strapotere di Berlusconi. Nichi Vendola si è raccontato in una lunga intervista a Max (in edicola il 4 gennaio) mettendo in risalto gli aspetti più umani della sua vita da politico, citando aneddoti e racconti inediti ai suoi sostenitori:

Avevo organizzato un raduno omosessuale in un hotel, forse il primo nella storia sovietica…mi portarono al comando di polizia ma feci scene inenarrabili, piantai un tale casino che alla fine mi lasciarono andare.

Alle continue pressioni di Arcigay perché lui faccia un gesto forte agli occhi della politica italiana, come ufficializzare le nozze con il suo compagno, il Governatore della Puglia risponde a tono:

Alessandro Ciriani e Pietro Fontanini: “No all’Arcigay nelle scuole perchè diffonde l’omosessualità” GLBT News

Alessandro Ciriani e Pietro Fontanini: “No all’Arcigay nelle scuole perchè diffonde l’omosessualità”

Alessandro Ciriani e Pietro Fontanini: “No all’Arcigay nelle scuole perchè diffonde l’omosessualità” GLBT News Per Alessandro Ciriani e Pietro Fontanini far entrare le associazioni omosessuali all’interno delle scuole equivale a creare generazioni di gay e lesbiche. Il presidente della provincia di Pordenone e quello di Udine hanno bloccato il progetto “A scuola per conoscerci. Isolamento sociale, bullismo e omofobia: strategie d’intervento in ambiente scolastico”.

L’iniziativa, che ha avuto l’approvazione di Mara Carfagna e Giorgio Napolitano, si propone di combattere l’omofobia all’interno delle scuole italiane attraverso incontri e dibattiti organizzati da Arcigay. Tale progetto non è stato apprezzato da Ciriani e Fontani, i quali lo hanno definito:

Fate l'Amore. E la guerra all'AIDS, la campagna dell'Arcigay per la Giornata Mondiale per la lotta all'Hiv GLBT News

Fate l’Amore. E la guerra all’AIDS, la campagna dell’Arcigay per la Giornata Mondiale per la lotta all’Hiv

Fate l'Amore. E la guerra all'AIDS, la campagna dell'Arcigay per la Giornata Mondiale per la lotta all'Hiv GLBT News Porta per titolo Fate l’Amore. E la guerra all’AIDS, la nuova campagna dell’Arcigay promossa in occasione della giornata mondiale alla lotta dell’Hiv di oggi. Rebecca Zini, responsabile salute di Arcigay, commenta così l’iniziativa:

Quest’anno distribuiremo 25000 preservativi, 40 mila cartoline, affiggeremo 2500 manifesti e faremo informazione mirata sui media lgbt. I contagi non sono in diminuzione e interessano anche la comunità lgbt nel rivolgersi alla quale il ministero ammette candidamente di non aver alcuna strategia di prevenzione specifica. Per questo abbiamo scelto di richiamare esplicitamente, e con estrema chiarezza a differenza delle Istituzioni che lo ritengono ancora un tabù, l’attenzione alle “armi di protezione di massa” e cioè preservativi, gel e del dental dam. Il loro uso non è un’opzione: sono gli unici strumenti scientificamente testati che abbiamo a disposizione per la prevenzione. Il richiamo al fare l’amore vuole essere una risposta netta a coloro che intendono fare prevenzione richiamando alla castità o a precetti etico morali. E’ un errore: i programmi di educazione sessuale devono parlare esplicitamente degli strumenti per prevenire le infezioni.

Napoli: ancora troppi pregiudizi verso i gay Cultura Gay

Napoli: ancora troppi pregiudizi verso i gay

Napoli: ancora troppi pregiudizi verso i gay Cultura Gay Omofobia. Atteggiamenti, pregiudizi e strategie di intervento, questo il nome del convegno che si è tenuto nella giornata del 18 ottobre a Napoli. Come recita il titolo del dibattito lo scopo era  di analizzare il fenomeno dell’omofobia, dalla forma psicologica alla violenza fisica.

Durante l’evento è emerso che ci sono ancora tanti passi da compiere, perché nonostante l’omosessualità non sia più considerata una patologia sono ancora in troppi ad avere pregiudizi nei confronti delle persone gay.

Napoli Pride 2010: la campagna HIV+ combatterlo cambia molti aspetti. Tranne il tuo Cultura Gay

Napoli Pride 2010: la campagna HIV+ combatterlo cambia molti aspetti. Tranne il tuo

Napoli Pride 2010: la campagna HIV+ combatterlo cambia molti aspetti. Tranne il tuo Cultura Gay In occasione del Napoli Pride 2010, l’Arcigay in collaborazione con il contributo di Abbott, ha lanciato la nuova campagna dal titolo HIV+ combatterlo cambia molti aspetti. Tranne il tuo allo scopo di incoraggiare le persone sieropositive ad affrontare serenamente la terapia antiretrovirale. Prima nel capoluogo partenopeo e poi in tutta Italia, saranno distribuite 210 mila cartoline e 2000 manifesti e locandine illustrative con scritto

Essere sieropositivi significa affrontare molti cambiamenti nella propria vita. E i cambiamenti fanno paura. Paura, ad esempio, di avercelo scritto in faccia. Ma oggi, con l’aiuto del tuo medico, anche l’hiv può essere tenuto sotto controllo nel rispetto del tuo aspetto. Per questo occorre intervenire tempestivamente. Perché combattere l’hiv è l’aspetto che conta.

Napoli Pride 2010, lo spot ufficiale

Il Napoli Pride 2010 – Alla luce del Sole, previsto per il 26 giugno, ha finalmente il suo spot ufficiale. Girato nei vicoli del popoloso quartiere della Pignasecca, il videoclip racconta il viaggio di una trans, Carmen, che spinge un carretto pieno di finocchi, invitando la folla a seguirla e a partecipare ala manifestazione; al suo passaggio coppie LGBT iniziano a scambiarsi gesti d’affetto fino a formare un piccolo corteo coi passanti. Così Gianluca Paudice Co-responsabile Rete Giovani Arcigay, ideatore dello spot commenta l’iniziativa

Mentre si girava lo spot spesso ci guardavamo stupiti ed emozionati, abbiamo coinvolto una folla di persone che si sono avvicinate incuriosite. Al di là di qualche offesa la maggioranza delle persone facevano domande sul Pride, sulla nostra sessualità, sulle nostre famiglie; molti di loro ci hanno chiesto di fare da comparse, una signora ci ha proposto un inquadratura in cui ha calato il “panariello” per farsi dare un finocchio da Carmen, un uomo (inizialmente un po’ ostile) dopo una breve chiacchierata è salito a casa a prendere degli attrezzi per riparare il carrettino che si era spaccato.