Massimo D'Alema si scusa: "Ragionevole compromesso tra l'allargamento dei diritti per persone che convivono e la sensibilità di un mondo cattolico che si sente urtato" Cultura Gay

Massimo D’Alema si scusa: “Ragionevole compromesso tra l’allargamento dei diritti per persone che convivono e la sensibilità di un mondo cattolico che si sente urtato”

Massimo D'Alema si scusa: "Ragionevole compromesso tra l'allargamento dei diritti per persone che convivono e la sensibilità di un mondo cattolico che si sente urtato" Cultura Gay

Massimo D’Alema, contestato dalla comunità lgbt italiana per un video-intervista in cui esprimeva la propria contrarietà per le nozze gay, ha voluto incontrare il presidente Arcigay Paolo Patané ed Elisa Manici di Arcilesbica per chiarire l’equivoco per ribadire (siamo sicuri?!) il suo appoggio alla causa gay (Fonte + Foto Repubblica):

Ha un valore molto relativo. In questo momento c’è un gruppo di lavoro del partito che sta elaborando una proposta per allargare i diritti per le persone omosessuali. E con quella andremo alle elezioni. Non è corretto che io dall’esterno li bombardi mentre loro discutono. Noi siamo l’unico partito italiano che lo fa. E siamo un partito complesso. Non ho mai detto che la Costituzione impedisce il matrimonio omosessuale. Ho detto che siamo in un Paese con una storia e una tradizione. Nel quale la lotta per i diritti deve fare i conti con un ragionevole compromesso tra l’allargamento dei diritti per persone che convivono e la sensibilità di un mondo cattolico che si sente urtato.

Massimo D'Alema: "I diritti gay possono attendere, prima bisogna riformare lo Stato e rimettere in moto l’economia" Cultura Gay Video

Massimo D’Alema: “I diritti gay possono attendere, prima bisogna riformare lo Stato e rimettere in moto l’economia”

Massimo D'Alema: "I diritti gay possono attendere, prima bisogna riformare lo Stato e rimettere in moto l’economia" Cultura Gay Video Sta circolando da qualche giorno, un video-intervista in cui Massimo D’Alema ribadisce le priorità del Governo (la legge anti-omofobia può attendere) per la ripresa del nostro Paese:

Fermo restando l’inciviltà delle posizioni omofobiche che vengono da una parte del mondo cattolico, adesso il programma di un governo di questo tipo deve essere quello di risanare il Paese e di rimetterlo in moto. Sono due piani diversi: c’è quello del governo e poi quello di una battaglia politica e culturale. Noi, su questo tipo di diritti, abbiamo una posizione limpida. Ma oggi i grandi temi del governo del Paese sono quelli di riformare lo stato e rimettere in moto l’economia: temi che richiedono un’ampia coalizione.

Matrimonio gay tra Sergio Lo Giudice e Michele Giarratano: i commenti a caldo Cultura Gay

Matrimonio gay tra Sergio Lo Giudice e Michele Giarratano: i commenti a caldo

Matrimonio gay tra Sergio Lo Giudice e Michele Giarratano: i commenti a caldo Cultura Gay Nelle ultime ore, il matrimonio di Sergio Lo Giudice e Michele Giarratano, celebrato ad Oslo, ha riaperto il dibattito sul riconoscimento dei diritti civili anche alle coppie gay. Il consiglio direttivo di Arcigay Il Cassero di Bologna ha commentato l’evento (Fonte Corriere Bologna):

Un giorno straordinario. Ma la sensazione dell’essere costretti all’esilio in un paese straniero per vedere riconosciuti i propri diritti, non verra’ cancellata facilmente.

Brescia: coppia gay aggredita a Ferragosto Cultura Gay

Brescia: coppia gay aggredita a Ferragosto

Brescia: coppia gay aggredita a Ferragosto Cultura Gay Il circolo Arcigay di Brescia Orlando ha denunciato un grave episodio omofobo avvenuto a Ferragosto. Una coppia gay, abbracciata su di un plaid in Maddalena, è stata invitata a lasciare il parco per non urtare la sensibilità di famiglie e bambini (Fonte Qui Brescia):

Quando uno dei due ragazzi ha cercato di far ragionare l’interlocutore sull’assurdità della richiesta, l’uomo ha iniziato a urlare, dandogli del puttano e minacciando la coppia di cacciarla a calci. I due ragazzi, comprendendo che con quella persona era impossibile ragionare, se ne sono andati: il loro romantico pomeriggio di pace era ormai inesorabilmente rovinato. Potrebbe sembrare un atto non particolarmente grave, non essendovi stata alcuna violenza fisica, anche se le minacce di violenza ci sono state e forse sarebbe finita peggio se i due ragazzi a un certo punto non avessero desistito. Chi riuscisse a mettersi nei panni dei due poveri ragazzi, comprenderebbe che un aggressione verbale simile non fa meno male della violenza fisica.

Giovanardi al Mardi Gras: "No ai matrimoni gay" Cultura Gay Manifestazioni Gay

Giovanardi al Mardi Gras: “No ai matrimoni gay”

Giovanardi al Mardi Gras: "No ai matrimoni gay" Cultura Gay Manifestazioni Gay Intervenendo alla manifestazione del Mardi Gras a Torre del Lago assieme al presidente dell’Arcigay, Paolo Patane’, Regina Satariano, presidente del Consorzio Friendly Versilia, Alessio De Giorgi, titolare del locale Mamamia, e organizzatore dell’evento, il Sottosegretario alla Famiglia Carlo Giovanardi ha ribadito la propria contarietà a leggi che tutelino (e riconoscano) i diritti gay. Come promesso, alcuni giorni fa, il politico ha mostrato i dati di un sondaggio realizzato su un campione di 3000 persone (Fonte La Nazione):

Giovanardi: "Il 65% degli italiani non vuole le unioni gay" Cultura Gay

Giovanardi: “Il 65% degli italiani non vuole le unioni gay”

Giovanardi: "Il 65% degli italiani non vuole le unioni gay" Cultura Gay Il Sottosegretario alla Famiglia, Carlo Giovanardi non si sottrae al contraddittorio con la comunità gay. Anzi, il politico ha tutte le intenzioni di dimostrare che il popolo italiano non gradisce le unioni gay attraverso un sondaggio dai risultati (manco a dirlo) prevedibili (Fonte TMNews):

Al confronto con il presidente del Arcigay, Paolo Patané, nell’ambito del festival di Mardì Gras a Torre del Lago, sarò in grado, annuncia Giovanardi, di presentare un sondaggio commissionato dal Dipartimento per le politiche della famiglia della presidenza del Consiglio, sull’opinione degli italiani in ordine al matrimonio fra persone dello stesso sesso.

Ricerca gay: Bologna accogliente, Roma peggiorata dopo il caso Marrazzo Cultura Gay

Ricerca gay: Bologna accogliente, Roma peggiorata dopo il caso Marrazzo

Ricerca gay: Bologna accogliente, Roma peggiorata dopo il caso Marrazzo Cultura Gay

Una ricerca qualitativa, condotta da Arcigay, tramite interviste rivolte a 80 persone Lgbt e 30 operatori, contattate in cinque città (Roma, Bologna, Milano, Napoli e Cosenza) ha messo in evidenza il buon (o cattivo) funzionamento delle strutture rivolte agli omosessuali. Dopo il caso Marrazzo, la capitale d’Italia è risultata il luogo meno accogliente del quintetto come spiegato da Rebecca Zini, ricercatrice e responsabile nazionale Salute per Arcigay (Fonte Repubblica):

Matrimoni gay: a New York, due italiani si sono sposati Cultura Gay

Matrimoni gay: a New York, due italiani si sono sposati

Matrimoni gay: a New York, due italiani si sono sposati Cultura Gay

L’Arcigay ha diramato un comunicato stampa di congratulazioni per il primo matrimonio tra italiani avvenuto a New York dall’entrata in vigore della nuova legge:

Arcigay invia i suoi più cari e sentiti auguri e felicitazioni vivissime a Matteo Cavalieri e Matteo Giorgi per il coronamento del loro sogno di famiglia con il matrimonio che si è tenuto ieri a New York alle 15.30 ora statunitense sulla spiaggia di Atlantic Beach. Matteo e Matteo vivono a Bologna e sono la prima coppia gay italiana ad usufruire dell’apertura al matrimono gay dello Stato di New York, e si aggiungono a decine di coppie italiane, composte da persone omosessuali, che hanno già contratto, o stanno pianificando, il loro matrimonio all’estero. L’unione tra Matteo e Matteo, insieme ai matrimoni gay di italiani all’estero che verranno, rendono quanto mai chiara l’arretratezza del nostro Paese nel campo dei diritti civili e di libertà e testimoniano l’estrema distanza che ci separa da un Occidente pienamente democratico e laico. Arcigay si augura che quanto avvenuto a settemila kilometri da qui possa diventare realtà per le migliaia di famiglie omosessuali italiane, ancora prive del diritto ad accedere al matrimonio, in violazione al principio di uguaglianza sancito dalla nostra Carta Costituzionale.

La legge sull'omofobia è morta Cultura Gay

La legge sull’omofobia è morta

La legge sull'omofobia è morta Cultura Gay L’aula della Camera ha approvato le pregiudiziali presentate da Pdl, Lega Nord e Udc sul disegno di legge contro l’omofobia. Con 293 voti favorevoli (250 contrari e 21 favorevoli), i deputati hanno affossato definitivamente la proposta che aggiungeva un’aggravante per le violenze ai danni degli omosessuali. Paola Concia, tra le promotrici dell’iniziativa, ha commentato il tristissimo risultato (Fonte Repubblica):

Arcigay Roma: Roberto Stocco nuovo presidente Cultura Gay

Arcigay Roma: Roberto Stocco nuovo presidente

Arcigay Roma: Roberto Stocco nuovo presidente Cultura Gay

Roberto Stocco è il nuovo presidente di Arcigay Roma. Durante il Congresso sono stati eletti gli altri nuovi vertici dell’associazione. Mattia Cinquegrani è il vice presidente mentre Carlo Chiattelli assume la carica di tesoriere. Si legge in una nota ufficiale (Fonte Iris Press):

Iva Zanicchi vicina al popolo omosessuale: "Le mie parole sono state male interpretate" Cultura Gay

Iva Zanicchi vicina al popolo omosessuale: “Le mie parole sono state male interpretate”

Iva Zanicchi vicina al popolo omosessuale: "Le mie parole sono state male interpretate" Cultura Gay L’intervista poco-friendly dei giorni scorsi al sito Pontifex ha alimentato un vero e proprio polverone tanto da “costringere” Iva Zanicchi ad un’immediata rettifica. La popolare cantante, che invitava a pregare per i gay affinchè trovassero la retta via, ritiene che le sue parole sono state “male interpretate” e ci tiene a “ribadire il mio affetto, la mia simpatia e la mia vicinanza al mondo omosessuale”.

In una nota, diffiusa ieri pomeriggio, Iva ricorda come “già nel 2009, prima del Festival di Sanremo, presi posizione duramente per controbattere a quanti sostenevano che l’omosessualità fosse una malattia”. L’Aquila di Ligonchio precisa anche di “non avere giudicato i Gay Pride in quanto tale, ma la scelta di alcuni di sfilare quasi nudi per le vie delle città: lo trovo inutile e per nulla aderente alla storia del movimento e alle giuste e sacrosante battaglie che porta avanti sul tema del riconoscimento di alcuni diritti civili”. Il presidente nazionale di Arcigay Paolo Patané ha diramato un comunicato ufficiale in seguito al chiarimento dell’artista:

Franco Frattini: "La Costituzione non permetterebbe i matrimoni gay" Cultura Gay

Franco Frattini: “La Costituzione non permetterebbe i matrimoni gay”

Franco Frattini: "La Costituzione non permetterebbe i matrimoni gay" Cultura Gay Anche il Ministro degli Esteri, Franco Frattini, si è attirato l’ira della comunità lgbt dando la sua opinione sulle nozze gay, che tardano ad arrivare nel nostro Belpaese:

Io ho una convinzione profonda: che il matrimonio sia quello stabilito dalla nostra Costituzione e di questo ovviamente sono convinti in molti. Non parlerei quindi di un’idea di cambiamento del matrimonio. Questo credo che la nostra Costituzione e la nostra storia non lo permetterebbero. In Italia non siamo indietro. Noi dobbiamo andare sempre più avanti nel riconoscere i diritti individuali delle persone fisiche.

Dichiarazioni che non sono state gradite da Paola Concia (Fonte Asca):

Anche questa volta il Ministro Frattini ha perso un’occasione per affrontare una tematica importante che interessa la legittima aspirazione alla felicita’ e al desiderio di costruirsi una famiglia di migliaia di cittadini italiani. Il Ministro degli esteri, che e’ stato Commissario europeo alla giustizia, dovrebbe sapere bene che l’Italia e’ l’unico tra i paesi fondatori dell’UE a non avere una regolamentazione a tutela dei diritti delle coppie omosessuali; un vuoto normativo che, tra l’altro, l’Unione Europea ci ha invitato piu’ volte a colmare. Invece di arrampicarsi sugli specchi tirando per la giacchetta la Costituzione, il ministro degli Esteri farebbe bene a chiedersi perche’ la sua collega Hillary Clinton ha deciso di inviare un messaggio a sostegno dell’Europride, che quest’anno si e’ tenuto proprio a Roma, sottolineando che i diritti dei gay sono diritti umani. Vorrei chiedere al titolare della Farnesina se non si sia stupito che una carica cosi importante dell’amministrazione americana abbia deciso di rivolgere la sua attenzione proprio all’Italia; non credo infatti sia consuetudine del Segretario di Stato americano inviare messaggi di sostegno ai numerosi gay pride che si tengono ogni anno in tutto il mondo e questo a riprova che il nostro paese e’ ”attenzionato” dagli Stati Uniti su questi temi. Come al solito il centrodestra quando affronta queste tematiche si fa prendere dall’ansia. Invito tutti ad una maggiore pacatezza e sfido Frattini a seguire l’esempio di Hillary Clinton e a promuovere i diritti umani anche in Italia, facendo finalmente approvare la legge contro l’omofobia e la transfobia che l’esponente del Governo si era impegnato a sostenere un anno fa in una sua intervista ad un noto quotidiano.

Bologna, Virginio Merola: "Non posso sposare coppie gay perchè non c’è una legge nazionale"  Cultura Gay

Bologna, Virginio Merola: “Non posso sposare coppie gay perchè non c’è una legge nazionale”

Bologna, Virginio Merola: "Non posso sposare coppie gay perchè non c’è una legge nazionale"  Cultura Gay Ci siamo cascati in pieno. Pensavamo di aver finalmente eletto, a Bologna, un sindaco gay-friendly ed invece, Virginio Merola, ha offerto il suo sostegno alle coppie legalmente sposate che avranno dei punti in più nelle graduatorie comunali anche rispetto all’assegnazione delle case pubbliche (Fonte Corriere Della Sera):

Deve essere così. Perché siamo persone libere ma nella vita dobbiamo saper mettere insieme anche la responsabilità con la libertà. Se ci assumiamo impegni maggiori verso gli altri credo che sia necessario distinguere.

Pur confermando il proprio sostegno per i matrimoni gay, il primo cittadino ha ammesso di avere le mani legate perchè manca una legge nazionale che possa tutelare i diritti della comunità lgbt:

Penso sia legittimo anche il matrimonio tra persone dello stesso sesso, anche se non è di competenza del Comune perché è un provvedimento nazionale. Se verranno da me coppie gay per chiedermi di sposarle? Non avrà molto senso, perché non c’è una legge nazionale. Io sono per rispettare le leggi.

Sulmona, il sindaco Fabio Federico: "I gay? Un'aberrazione genetica" Cultura Gay Video

Sulmona, il sindaco Fabio Federico: “I gay? Un’aberrazione genetica”

Sulmona, il sindaco Fabio Federico: "I gay? Un'aberrazione genetica" Cultura Gay Video Sta spopolando su Youtube, un video registrato dal sindaco di Sulmona Fabio Federico (nella foto, a destra), datato 2006, che fornisce la ricetta per la cura dell’omosessualità (Fonte Repubblica):

Se hai degli ormoni maschili e un genoma maschile, fai il maschietto. Il contrario è fuori natura, ci sono delle possibilità di composizione intermedie di questi assetti genetici. Ci sono delle aberrazioni genetiche che determinano il fatto che non si sia né perfettamente uomo e né perfettamente donna. Nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di scelte fatte per un gusto personale. Niente a che dire sul gusto. Ogni omosessuale può vivere la sua vita sessuale come meglio crede. Se gli piace, gli piace. Non posso certo giudicarlo.

Il politico, eletto in ala Pdl, non nasconde la delusione per la scoperta di un figlio gay:

Ho due figlie femmine, e purtroppo anche tra le donne esiste l’omosessualità. Preferirei che le mie figlie crescessero in maniera normale e facessero una vita normale, con una famiglia normale. Se poi dovessi vedere che le cose non vanno tanto bene, le farei curare. Chi è omosessuale fa una scelta contraria a quella indicata dalla natura.