Papa Ratzinger: “Le coppie di fatto snaturano la famiglia”

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Papa Ratzinger: "Le coppie di fatto snaturano la famiglia" Cultura Gay Attacco velato verso la comunità gay (e le coppie di fatto) di Papa Benedetto XVI:

Approvare forme di unione che snaturano l’essenza e il fine della famiglia, finisce per penalizzare quanti, non senza fatica, si impegnano a vivere legami affettivi stabili, giuridicamente garantiti e pubblicamente riconosciuti. In questa prospettiva, la Chiesa guarda con favore a tutte quelle iniziative che mirano ad educare i giovani a vivere l’amore nella logica del dono di sé, con una visione alta e oblativa della sessualità.

Non sono mancate le reazioni del mondo politico. Franco Grillini ha condannato fermamente le dichiarazioni di Ratzinger:

E’ una vera e propria sciocchezza dire che le coppie non tradizionali qualora siano riconosciute per legge minaccino la famiglia uomo-donna. E perché di grazia? Chi l’ha dimostrato? Guardando alle esperienze del nord Europa, ovvero del mondo civile, risulta esattamente il contrario perché proprio tra Svezia e Francia si registra un vero e proprio boom demografico e un aumento di tutte le forme familiari. Quindi i dati di fatto dicono il contrario delle ridicole affermazioni papiste e cioè che le politiche inclusive di tutte le famiglie fanno bene anche alla famiglia tradizionale. E’ bene quindi che gli amministratori prestino attenzione non alle religioni e alle loro pretese temporalistiche ma alla propria coscienza e alla responsabilità di dover garantire diritti e tutele a tutti.

Nel frattempo, la comunità gay italiana ha molto da festeggiare. L’Emilia-Romagna, nella sua legge finanziaria di un anno fa, ha garantito anche alle coppie non unite in matrimonio, l’accesso al welfare. Un provvedimento approvato anche dalla Corte costituzionale nel respingere il ricorso presentato dal governo in difesa della famiglia costituzionalmente riconosciuta. Soddisfazione da parte di Paolo Patanè, presidente di Arcigay:

Il pronunciamento della Corte costituzionale è la migliore risposta al Papa, che non perde occasione per sollecitare la discriminazione delle coppie gay. Siamo molto soddisfatti il pronunciamento della Consulta testimonia che il paese è più avanti dei suoi amministratori e pronto ad accogliere leggi laiche che garantiscano diritti-doveri alle famiglie di gay e lesbiche. Proprio per questo Arcigay, con Certi Diritti e Rete Lenford, si sta rivolgendo ai tribunali per l’acquisizione di diritti: se non ci arriveranno risposte dai politici, ci arriveranno dai giudici e siamo in attesa di una sentenza della Corte europea dei diritti umani di Strasburgo relativa al caso di una coppia gay che vive in Italia composta da un cittadino italiano e uno australiano.

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