A pochi giorni dall’approvazione della legge sui matrimoni gay nel suo Paese, il Presidente argentino, Cristina Fernandez de Kirchner, ha raccontato il proprio entusiasmo per la trionfale svolta della comunità lgbt locale al quotidiano Pagina 12. Una svolta storica per l’Argentina
È stato un trionfo della società. Credo che alcuni di quelli che oggi sono contrari con il passare del tempo se ne renderanno conto, perché queste cose si capiscono meglio con il tempo. Se uno pensa che 58 anni fa io non avrei nemmeno potuto votare e oggi sono Presidente della Repubblica o che prima non potevano esserci matrimoni interrazziali e la gente veniva divisa in base al colore della pelle: c’era gente che prima si sarebbe fatta uccidere per difendere queste posizioni razziste e oggi se ne vergognerebbe. Il matrimonio gay è una pietra miliare nell’ampliamento dei diritti civili. Si è voluto occultarlo come una questione religiosa, ma è un fatto squisitamente sociale.
Il Capo di Stato non comprende le proteste di natura ideologica della Chiesa cattolica che ha espresso parere negativo (e chiesto un referendum abrogativo senza particolare esibito)