John Travolta è gay secondo Robert Randolph  Gossip Gay Icone Gay

John Travolta è gay secondo Robert Randolph

John Travolta è gay secondo Robert Randolph  Gossip Gay Icone Gay Si intensificano le voci sulla presunta omosessualità di John Travolta. Dopo il bacio sulla bocca ad un ragazzo prima di salire su un aereo nel lontano 2006 e la replica con Kirk Douglas per esorcizzare gli scatti proibiti dell’anno precedente, un libro sembra voler gettare benzina sul fuoco ad uno degli ultimi misteri in casa Hollywood. In You’ll Never Spa in This Town Again di Robert Randolph, si fa più volte riferimento al fatto che il matrimonio con Kelly Preston, sia nient’altro che una copertura per timore di svelare la sua vera natura:

È venuto da me diverse volte, ma io ho sempre rifiutato. Ma c’era sempre qualche ragazzo che era disposto a fare sesso con lui. E John ha continuato a fingere anche dopo la nascita di suo figlio. È un cane imbroglione.

Jimena Navarrete favorevole alle nozze gay GLBT News

Jimena Navarrete favorevole alle nozze gay

Jimena Navarrete favorevole alle nozze gay GLBT News Jimena Navarrete, neo eletta Miss Universo e rappresentante della bellezza messicana al mondo, ha le idee molto chiare sui temi legati al matrimonio celebrato tra persone dello stesso sesso (Fonte Advocate):

Non c’è nessuna differenza. Non credo sia giusto il fatto di discriminare una persona solo in base al suo orientamento sessuale. La verità è che io sono fermamente contraria alle discriminazioni, e quello che posso aggiungere è che ho molti amici gay e li adoro! Non certo motivo per mettere queste persone da una parte e non lasciarli liberi di godersi la vita che vogliono con il proprio partner.

Carolina Lussana non vorrebbe un figlio gay Cultura Gay

Carolina Lussana non vorrebbe un figlio gay

Carolina Lussana non vorrebbe un figlio gay Cultura Gay Ospite del programma web Klauscondicio, Carolina Lussana, deputato e vice presidente del gruppo parlamentare Lega Nord, ha discusso ampiamente sui temi etici che attanagliano la nostra società. Da radicata cattolica, la politica ha espresso la propria posizione sulla questione glbt nel nostro Belpaese. Ecco cosa penserebbe come mamma se scoprisse di avere un figlio omosessuale:

Sicuramente non sarei contentissima di avere un figlio gay, devo essere sincera. Mi augurerei che possa sposarsi, avere dei figli. Detto questo, non gli farei certo mancare tutto il mio appoggio e il mio amore di madre.

Dopo il salto, ascoltate con attenzione il video con l’intervento completo dell’onorevole Lussana.

Massimo Giorgetti contrario all'assegnazione di case popolari alle coppie gay Cultura Gay

Massimo Giorgetti contrario all’assegnazione di case popolari alle coppie gay

Massimo Giorgetti contrario all'assegnazione di case popolari alle coppie gay Cultura Gay Hanno suscitato molto scalpore le affermazioni di Massimo Giorgetti, assessore all’edilizia pubblica del Veneto, sulla possibilità di assegnare case popolari anche a coppie gay. Il politico, eletto nelle fila dei Pdl, si è mostrato piuttosto contrariato per la proposta:

Sono contrario all’assegnazione di case popolari ai gay: non avendo case per tutti, si devono privilegiare utenze che corrispondano a famiglie tradizionali in stato di povertà o casi di evidente necessità come possono essere quelli di una madre che si ritrova a dover allevare un figlio da sola dopo una separazione. Certamente, la nostra è una nazione fondata sulla famiglia tradizionale e io sono d’accordo su questo: la politica avrà pure il diritto di privilegiare alcune categorie in cui crede piuttosto che altre, no? Dunque io ribadisco questo: visto che non ci sono case per tutti, qui vanno privilegiate le famiglie.

Affermazioni visibilmente discriminatorie, che trovano pieno appoggio della collega Elena Donazzan, assessore all’istruzione:

I comportamenti sessuali sono privati, però è diritto della politica fare scelte precise, specie nei momenti difficili come l’attuale dove le risorse sono limitate. Serve un serio sostegno alla famiglia. E per me e il mio partito l’unica famiglia possibile è formata da un uomo e una donna, uniti stabilmente, con i loro figli. La casa pubblica va destinata a loro, specie se in difficoltà economica. A Giorgetti il mio sostegno. Sono pronta a votare in giunta regionale un regolamento per ridefinire i criteri di attribuzione delle case pubbliche ancora di più a favore delle famiglie.

Monsignor Giovanni Battista Pichierri: "Le adozioni gay violano le leggi di Dio" Cultura Gay

Monsignor Giovanni Battista Pichierri: “Le adozioni gay violano le leggi di Dio”

Monsignor Giovanni Battista Pichierri: "Le adozioni gay violano le leggi di Dio" Cultura Gay Intervistato dal sito non tanto gay friendly Pontifex, Monsignor Giovanni Battista Pichierri, Arcivescovo di Trani, ha espresso una posizione piuttosto discutibile riguardo un’adozione avvenuta negli Stati Uniti da parte di una coppia omosessuale:

Non é pensabile fare nascere una creatura violando ogni legge naturale, facendo finta di nulla e che tutto sarebbe lecito e permesso, persino violentare la legge di Dio. Quello di concedere, diciamo così in fatto, con una terminologia orribile, l’ utero per conto terzi, é del tutto sbagliato, mostruoso e contro natura.

Diego Abatantuono, avvocato gay in All Stars Televisione Gay

Diego Abatantuono, avvocato gay in All Stars

Diego Abatantuono, avvocato gay in All Stars Televisione Gay Partirà ufficialmente il 21 settembre in prima serata su Italia 1, la nuova sit com sul mondo del calcio che rivoluzionerà la visione della comunità omosex in tv (ma anche no!). Tra i protagonisti della serie, che porta per titolo, All Stars, spiccano Ambra Angiolini, Fabio De Luigi amatissimi dal pubblico gay, e Diego Abatantuono, nei panni di un avvocato bisex alle prese con le turbe friendly di mezza età.

L’attore è entusiasta del ruolo (almeno lui), convinto di dar lustro e spessore alle tematiche gay sul piccolo schermo (la scena più attesa prevede un bacio molto affettuoso proprio con De Luigi, che non ricambierà la sua corte). Già nel lontano 1998, Abatantuono si era mostrato piuttosto solidale alla causa gay, interpretando un omosessuale ne I figli di Annibale e dichiarando in maniera disinvolta (Fonte Corriere Della Sera):

Nicola Gratteri: "I boss gay rischiano la vita se fanno outing" Cultura Gay GLBT News

Nicola Gratteri: “I boss gay rischiano la vita se fanno outing”

Intervistato da Klaus Davi per il suo programma su Youtube, Nicola Gratteri, procuratore aggiunto di Reggio Calabria, ha raccontanto il legame segreto tra la malavita organizzata e la comunità gay calabrese. I boss sono costretti a nascondere frequentazioni omosex per evitare gravi conseguenze sulla propria vita:

Ai vertici delle `ndrine ci sono anche dei boss che sono omosessuali o che hanno rapporti omosessuali frequenti. Ma lo sono in modo nascosto, perché altrimenti verrebbero uccisi, posati o messi in sonno, come dicono i massoni. La `ndrangheta non ammette l’omosessualità, seppure di un big-boss; si uccide per molto meno. Si uccide un picciotto perché non si è vendicato per una moglie che gli ha fatto le corna, figuriamoci se un boss fa sesso con uomini o travestiti. Comunque alcuni boss dei più alti vertici delle `ndrinde, praticano regolarmente rapporti omosessuali.

Ken Mehlman fa outing: "Sono gay"  Cultura Gay

Ken Mehlman fa outing: “Sono gay”

Ken Mehlman fa outing: "Sono gay"  Cultura Gay Ken Mehlman, ex presidente dei repubblicani e manager della campagna mediatica di George W. Bush nel 2004, ha rivelato pubblicamente la propria omosessualità. In una curatissima intervista rilasciata al giornale The Atlantic, Mehlman, uno tra i politici americani più influenti sull’opinione pubblica, ha rinnegato la sua battaglia contro i diritti degli omosessuali, attraverso l’approvazione di tutti i referendum e le misure legislative per vietare le nozze tra coppie dello stesso sesso:

Mi ci sono voluti 43 anni per trovarmi a mio agio con questo aspetto della mia vita. Ho il rimpianto di non essere uscito allo scoperto alcuni anni fa.

Come sarà mai stata l’accoglienza della sua famiglia e i propri cari?

David Yost è gay Cultura Gay Televisione Gay

David Yost è gay

David Yost è gay Cultura Gay Televisione Gay David Yost, l’indimenticato Billy della serie cult Power Rangers, ha rivelato di essere gay ai media americani. L’attore ha raccontato di aver avuto problemi lavorativi per via della sua omosessualità malcelata già ai tempi in cui vestiva i panni dell’eroe in divisa blu:

Mi davano del frocio quasi sempre, e lo facevano tutti: i creatori, i produttori, gli sceneggiatori, i registi; così me ne sono andato. So per certo che i miei colleghi sul set sono stati chiamati diverse volte negli uffici dei produttori e interrogati a proposito del mio orientamento sessuale, è stato umiliante venire a sapere questa cosa. Quello che mi stavano dicendo, con il loro atteggiamento era che se davvero ero gay, come loro sospettavano, non potevo essere un super eroe.

Mara Carfagna frena sul riconoscimento delle coppie gay: "Non fa parte del programma di governo" GLBT News

Mara Carfagna frena sul riconoscimento delle coppie gay: “Non fa parte del programma di governo”

Mara Carfagna frena sul riconoscimento delle coppie gay: "Non fa parte del programma di governo" GLBT News Ci risiamo! Mara Carfagna frena nuovamente sul riconoscimento delle unioni gay. Intervendo al Meeting di Rimini, il ministro per le Pari Opportunità ha ribadito il proprio no ad un disegno di legge che equipari la famiglia fondata sul matrimonio a quella tra persone dello stesso sesso (Fonte Adnkronos):

Non è un tema che rientra nel programma di Governo, quindi dubito che ci sarà un confronto su un tema come questo, visto che ce ne sono altri all’ordine del giorno che che sono stati individuati come prioritari soprattutto in una fase così delicata e complessa che il nostro Paese si trova ad affrontare. Personalmente sono favorevole al riconoscimento di tutti quei diritti di cui le categorie discriminate non possono godere appieno. Non sono favorevole al riconoscimento delle coppie omosessuali. Non si possono equiparare due cose che sono naturalmente diverse.

Robbie Williams e Gary Barlow, Shame video ufficiale Icone Gay Lifestyle Gay Video

Robbie Williams e Gary Barlow, Shame video ufficiale

Robbie Williams e Gary Barlow, Shame video ufficiale Icone Gay Lifestyle Gay Video E’ finalmente on line il video ufficiale di Shame, primo singolo estratto dal doppio album In and out of consciousness -The Greatest Hits 1990-2010, in uscita il 12 ottobre e che segna la collaborazione gay friendly tra Robbie Williams e Gary Barlow.

La clip, diretta da Vaughan Arnell, si ispira visibilmente al capolavoro di Ang Lee, I segreti di Brokeback Mountain. Spiccano i fotogrammi dedicati al ballo con sguardi furtivi e ammiccamenti piuttosto convincenti. Poi il corteggiamento country prosegue una pesca. Gary guarda con profondo affetto e stima (ma sono solo amici?!) il collega e lo accarezza. Poi i due si spogliano uno davanti all’altro e corrono verso un precipizio per buttarsi in acqua, salvo poi ripensarci all’ultimo momento. Dopo il salto, trovate il videoclip.

Roberto Farnesi: "Ho avuto proposte indecenti da uomini gay" Cultura Gay Televisione Gay

Roberto Farnesi: “Ho avuto proposte indecenti da uomini gay”

Roberto Farnesi: "Ho avuto proposte indecenti da uomini gay" Cultura Gay Televisione Gay Uno tra i più amati volti della fiction italiana (a gennaio sarà nuovamente in video con Questa è la mia terra 2 accanto a Kasia Smutniak), Roberto Farnesi ha rivelato di avere avuto avances piuttosto spinte ed audaci da uomini gay nel corso della sua carriera da attore (Fonte Vanity Fair):

In maniera palese mi è successo due volte: nel 1997 dopo aver girato il mio primo film con Monica Guerritore, Femmina, una persona molto importante del mondo dello spettacolo, uno che oggi stimo ancora tantissimo, me lo disse chiaramente: ‘Voglio stare con te’. Gli dissi di lasciar perdere. Non voglio atteggiarmi a macho, ma non un uomo non ce la farei mai, è più forte di me. La seconda volta mi è capitata con un fotografo molto conosciuto, che adesso non c’è più. Mi voleva fotografare con un costumino di pelle nera.

Guido Westerwelle contro la pena di morte per i gay Cultura Gay

Guido Westerwelle contro la pena di morte per i gay

Guido Westerwelle contro la pena di morte per i gay Cultura Gay Il ministro degli Esteri e vice-cancelliere tedesco, Guido Westerwelle ed il suo fidanzato Michael Mronz, hanno recentemente condannato l’atteggiamento omofobo di Paesi come Iran, Sudan, Yemen, Mauritania, Somalia, Nigeria e Arabia Saudita che applicano la pena capitale per atti omosessuali commessi pubblicamente. In un’intervista rilasciata al magazine Brunte, il politico ha sintetizzato i motivi della sua battaglia contro ogni forma estrema di intolleranza verso i gay:

Vogliamo promuovere la tolleranza nel mondo, ma non vogliamo nemmeno ottenere l’effetto opposto agendo in modo sconsiderato.

Francia: se sei gay guadagni meno Cultura Gay

Francia: se sei gay guadagni meno

Francia: se sei gay guadagni meno Cultura Gay Uno studio, pubblicato ieri in prima pagina sul quotidiano francese Liberation, ha evidenziato come nel Paese d’oltralpe gli omosessuali siano ancora tra le vittime più colpite da discriminazione salariale. Secondo questa indagine, realizzata da due professori dell’Università d’Evry Val-d’Essone, gli eterosessuali guadagnerebbero il 6,5% in più rispetto ai colleghi gay nel settore privato e il 5,5% in campo pubblico.

La ricerca, condotta su una popolazione di 904 gay, di cui 788 lavoratori dipendenti, ha riguardato anche quella fetta di omosex “non direttamente ‘visibile’ nelle imprese” e questo, secondo uno dei due economisti, renderebbe “la discriminazione subita è ancora più grave”. Al contrario, sempre secondo le cifre rese note dal giornale, le lesbiche beneficerebbero anche di “un bonus del 2%” rispetto alle loro colleghe eterosessuali.