Humphrey Bogart aveva paura di essere gay Gossip Gay

Humphrey Bogart aveva paura di essere gay

Humphrey Bogart aveva paura di essere gay Gossip Gay Il divo dei divi hollywoodiani aveva paura di essere gay. Questo è quanto si racconta nel libro a lui dedicato Humphrey Bogart: The Making of a Legend, scritto dal biografo e giornalista Darwin Porter.

All’interno del volume si racconta che l’attore fece sesso con più di mille donne prima di incontrare la sua amata Lauren Bacall. Le ragioni delle sue innumerevoli conquiste non sono da attribuire al fatto di dover appagare necessariamente la sua libido, più che altro il dover fare sesso con quasi una donna a sera era dovuto ad una sola ragione: scacciare il pensiero di essere gay.

Messico: il cardinal Juan Sandoval Iñiguez discrimina i gay GLBT News

Messico: il cardinal Juan Sandoval Iñiguez discrimina i gay

Messico: il cardinal Juan Sandoval Iñiguez discrimina i gay GLBT News Non sono passate inosservate le dichiarazioni poco piacevoli nei confronti dei gay del cardinal Juan Sandoval Iñiguez. Il prelato qualche tempo fa, non solo aveva utilizzato dei termini poco gentili nel definire le persone omosessuali, ma si era anche scagliato pesantemente contro le adozioni da parte delle coppie dello stesso sesso:

Vi fareste adottare da un paio di froci?

Vescovi gay: nessun problema per la Chiesa anglicana GLBT News

Vescovi gay: nessun problema per la Chiesa anglicana

Vescovi gay: nessun problema per la Chiesa anglicana GLBT News Il vescovo di Canterbury, Rowan Williams, a dichiarato al Times che la Chiesa Anglicana non ha nessun problema a nominare pastori persone omosessuali. Tali dichiarazioni hanno suscitato un vero e proprio vespaio di polemiche da praticamente qualunque parte dell’anglicanesimo: sia la parte conservatrice che la parte progressista hanno definito negativo il pensiero di Williams.

Durante l’intervista l’arcivescovo anglicano d’Inghilterra ha si ammesso di non aver alcun problema nel nominare vescovi gay, ma con una sostanziale condizione rispetto ai vescovi eterosessuali: i primi, oltre a rispettare la tradizione e gli standard storici, devono anche restare celibi:

Usa: infermiera lesbica reintegrata nell'esercito Cultura Gay GLBT News

Usa: infermiera lesbica reintegrata nell’esercito

Usa: infermiera lesbica reintegrata nell'esercito Cultura Gay GLBT News Nonostante il Senato americano si sia espresso di recente a sfavore dell’abolizione della legge del Don’t ask don’t tell, nella realtà le cose stanno diversamente. Infatti il giudice Ronald B. Leighton ha ordinato il reintegro di una infermiera delle forze armate dopo che era stata scoperta la sua omosessualità.

Margaret Witt, questo il nome della donna, era stata licenziata dal suo incarico dopo che l’ex marito della compagna aveva rivelato ai suoi superiori il suo orientamento sessuale. La politica del Non chiedere non dire impone ai soldati americani di non ammettere pubblicamente la propria omosessualità, pena l’esclusione dalla vita militare.

Nella sentenza emanata dal giudice Leighton della corte Distrettuale degli Stati Uniti si legge che non vi alcuna discrepanza tra l’essere lesbica e lo svolgere diligentemente il lavoro all’interno all’esercito:

Gianluca Grignani: "Sono stato molestato da un ragazzo" Cultura Gay

Gianluca Grignani: “Sono stato molestato da un ragazzo”

Gianluca Grignani: "Sono stato molestato da un ragazzo" Cultura Gay Dichiarazione shock di Gianluca Grignani. Il cantante ha ammesso di essere stato molestato quando era poco più un ragazzino, durante l’intervista rilasciata alla giornalista Anna Maria Latella:

A 10 anni subii un tentativo di violenza da parte di un compagno di vacanze che di anni ne aveva 18. Facevo un corso di tennis in Valtellina, e una sera mi avevano sposato in stanza con questo ragazzo più grande che era un pelino fuori dalle righe.

Il cantautore ha riportato nero su bianco lo spiacevole accaduto su un libro di prossima pubblicazione. Le molestie del pedofilo sono durate per due settimane come ha ammesso lui stesso al programma Lei è favorevole o contrario:

Coppia gay si ribella al sesso rumoroso della vicina  GLBT News

Coppia gay si ribella al sesso rumoroso della vicina

Coppia gay si ribella al sesso rumoroso della vicina  GLBT News Una coppia fa sesso troppo rumorosamente svegliando di continuo i vicini, un’altra coppia si ribella alla situazione minacciando i responsabili degli orgasmi chiassosi. Siamo a Treviso, nel pieno centro storico, protagonisti della vicenda sono due gay e una donna in compagnia del suo boy toy. Come si potrebbe immaginare non sono i due fidanzati omosessuali a produrre le urla moleste ma la vicina di casa sessantunenne.

La scatenata signora da quando aveva conosciuto il fidanzato trentenne non dava pace al vicinato: ogni volta che i due si facevano travolgere dalla passione, automaticamente facevano passare notti insonni al vicinato. La spiacevole situazione è durata fino a quando i condomini del piano di sopra hanno deciso di mettere fine al divertimento.

Alexia favorevole alle unioni gay Icone Gay

Alexia favorevole alle unioni gay

Alexia favorevole alle unioni gay Icone Gay Dopo la sparata del sottosegretario Giovanardi sulle adozioni gay, dopo i vari casi di violenza nei confronti di giovani omosessuali, arriva finalmente qualcuno che si schiera a favore del popolo glbt. Stiamo parlando di Alexia, la cantante ha dichiarato di essere favorevole delle unioni di fatto a Gayin.tv:

Sarebbe ora di dare qualcosa di concreto a due uomini o due donne che decidono di invecchiare insieme.

In merito alla sua storia personale, la vincitrice di Sanremo 2003, ha raccontato di esser stata in qualche modo “costretta” a sposarsi:

Un certo sguardo - conoscere per riconoscersi: l'iniziativa per gli studenti napoletani gay Cultura Gay

Un certo sguardo – conoscere per riconoscersi: l’iniziativa per gli studenti napoletani gay

Un certo sguardo - conoscere per riconoscersi: l'iniziativa per gli studenti napoletani gay Cultura Gay Partirà ad ottobre il progetto Un certo sguardo: conoscere per riconoscersi presso l’Università di Napoli. L’iniziativa è rivolta principalmente a tutti gli studenti omosessuali ed è organizzata dal Centro di Ateneo Sinapsi.

Da tempo il centro Sinapsi si rivolge a tutti gli studenti che si sentono esclusi dalla vita universitaria a causa di disabilità o difficoltà temporanee. Nel caso specifico il progetto che partirà tra meno di un mese avrà come compito quello di stimolare e rinforzare l’identità di coloro che ne prenderanno parte.

UK: l'1,5% della popolazione è gay Cultura Gay

UK: l’1,5% della popolazione è gay

UK: l'1,5% della popolazione è gay Cultura Gay L’Ufficio nazionale di statistica del Regno Unito si è preso la briga di contare tutte le persone gay presenti nel paese. Immaginate le persone incaricate ad effettuare il sondaggio alle prese con calcolatrici supertecnologiche? A giudicare dei numeri al massimo i calcoli li hanno fatti con l’abaco, si perché le persone omosessuali britanniche sono risultate un po’ scarsine: “solo” 730 mila.

Andando a vedere i dati nel particolare si può notare come le persone che si sono definite gay o lesbiche ammontano a 481 mila, 245 mila sono coloro che si reputano bisessuali e 4 mila gli uomini e le donne non in grado di dare una risposta alla domanda sul loro orientamento sessuale. In percentuale la popolazione queer nel Regno Unito non supera l’1,5 del totale. Il dato è abbastanza anomalo in quanto nella passata rilevazione (datata 2004) le cifre risultavano essere del 5-6%.

Dalla ricerca è emerso (ma non ci voleva tanto per capirlo) che i gay sono generalmente colti, appartenenti alla classe media, spesso professionisti o dirigenti, fumatori e non troppo religiosi.

Francesco Bruno: "Omosessualità? Un grave disturbo della personalità" Cultura Gay

Francesco Bruno: “Omosessualità? Un grave disturbo della personalità”

Francesco Bruno: "Omosessualità? Un grave disturbo della personalità" Cultura Gay Dalle pagine di Pontifex, il criminologo Francesco Bruno esprime il suo punto di vista riguardo gli episodi omofobi degli ultimi giorni. E come sempre, a noi poveri gay, non ci resta altro che prenderlo in saccoccia:

E’ del tutto pacifico che coloro i quali alzano le mani per qualsiasi motivo siano dei delinquenti da condannare anche in modo esemplare. La violenza fisica non trova alcuna giustificazione, specie se avviene per motivi banali o per discriminazione, questo sia chiaro. Detto questo, va precisato che oggi i freni del senso del pudore sono molto ceduti, le maglie si sono allargate, ma questo non é all’infinito, nel senso che alcuni atteggiamenti in menti particolarmente eccitabili, causano alterazione e le spingono ad azioni inconsulte.

Non contento, lo studioso ha tenuto a precisare:

Ragusa: gay umiliato con secchio di urina GLBT News

Ragusa: gay umiliato con secchio di urina

Ragusa: gay umiliato con secchio di urina GLBT News Vincenzo si trovava all’interno della sua auto quando un gruppo di balordi ha cominciato ad insultarlo pesantemente per il solo fatto di essere omosessuale. La banda di imbecilli (non c’è altro termine per definirli), non soddisfatta di quanto già aveva fatto ha avuto la brillante idea di lanciare sulla vettura del ragazzo un secchio di urina. Il malcapitato ha avuto la prontezza di segnare il numero di targa dell’auto su cui viaggiavano i carnefici.

Questo vergognoso caso di omofobia è accaduto a Ragusa all’inizio di questa settimana, il protagonista della vicenda si chiama Vincenzo ed è un giovane ragazzo siciliano come tanti che, per la sola ‘colpa’ di essere gay, è stato vessato da una comitiva di suoi conterranei:

Martedì scorso mi trovavo in una zona in cui noi gay ci incontriamo. Degli idioti, tre o quattro, in auto sono passati accanto alla mia vettura, io stavo ascoltando la radio, si sono accostati e mi hanno lanciato contro un secchio di urina che ha colpito la mia macchina. Li ho inseguiti e ho preso la targa. Poi sono andato in questura a fare la denuncia. A Ragusa sto bene. Non sono discriminato, ho tantissimi amici, persone che mi vogliono bene, però, come in tutti i posti, ci sono gli imbecilli che non ci rispettano. Qui c’è un clima tranquillo anche se il mio sogno è andarmene perché questo è sempre un piccolo centro e per noi ragazzi non ci sono vere chance.

Adam Levine: "Jake Gyllenhaal non è gay" Gossip Gay Icone Gay

Adam Levine: “Jake Gyllenhaal non è gay”

Adam Levine: "Jake Gyllenhaal non è gay" Gossip Gay Icone Gay Adam Levine, leader del gruppo musicale dei Maroon 5, prende le difese del suo migliore amico Jake Gyllenhaal, con cui è stato paparazzato in giro per diversi locali di Los Angeles. Il cantante smentisce categoricamente le voci su una presunta omosessualità del divo di Jarhead (Fonte Out):

La volete smettere di dire che Jake è gay? Sul serio. È perché ha fatto Brokeback Mountain, vero? Lo conosco da una vita. È un amico di vecchia data ed il modo in cui i media trattano la situazione è molto infantile ed immaturo. Se il fatto che esca con i suoi amici significa che è gay, si perpetua quella strana omofobia che esiste nella nostra cultura, una cosa molto stupida. Quindi sì, è amico mio. Cazzo, gli voglio bene.

Black Wade: il fumetto con pirati e sesso gay Cultura Gay

Black Wade: il fumetto con pirati e sesso gay

Black Wade: il fumetto con pirati e sesso gay Cultura Gay Arriva sugli scaffali delle edicole italiane il fumetto Black Wade – The wild side of love. La graphic novel era già stata pubblicata qualche tempo fa dalla Gmunder, in inglese per il circuito internazionale, e dalla H&O, per il mercato francese. A curare l’edizione italiana ci ha pensato Edizioni Voilier.

Cosa ha di particolare Black Wade? Prima di tutto tratta un tema insolito per un fumetto di grande pregio e perizia tecnica, il sesso omosessuale. La seconda caratteristica che in qualche modo ci dovrebbe rendere anche orgogliosi riguarda gli autori italiani, Franze & Andarle sono coloro che mettono la firma a questa opera.

L'Italia è un popolo di etero che si comportano da gay Lifestyle Gay

L’Italia è un popolo di etero che si comportano da gay

L'Italia è un popolo di etero che si comportano da gay Lifestyle Gay Pizza, spaghetti e mandolino. Così nell’immaginario collettivo gli altri paesi definiscono l’Italia, ma sarà davvero così? A giudicare dal lavoro del designer bulgaro Yanko Tsvetkov sugli stereotipi dei vari stati, si può dire che non andiamo troppo lontani dal luogo comune.

Tsvetkov ha realizzato una serie di cartine in cui illustra i pregiudizi più diffusi sugli europei. La Penisola è così definita dagli altri: pizza e musei per i tedeschi, gente amichevole e rumorosa per i francesi, padrini per gli americani, la terra degli spaghetti per i bulgari.

Se invece spostiamo il discorso sui gay, cosa ne emerge? All’interno di questo schema si fanno presenti tutti i preconcetti che hanno le persone omosessuali nei confronti dei vari stati. Partiamo dalla Germania, per il popolo Lgbt è la terra delle darkroom; l’Inghilterra è il paese delle saune; In Irlanda sono tutti repressi; Serbia, Bosnia, Albania, Macedonia, Bulgaria, Romania sono da evitare come la paste perché sono popolazioni omofobe, a differenza della Turchia dove si vivono uomini omofobi ma sono molto sexy.