Rolling Stone Uganda non potrà pubblicare dati sensibili, fotografie e quant’altro di persone omosessuali. A stabilirlo è stata l’Alta corte ugandese che ha indicato gli articoli omofobi del magazine come profondamente irrispettosi del diritto alla privacy.
Ad oggi sono già due gli articoli dedicati agli attivisti omosessuali nei quali, oltre a svelare le loro identità, si incitava i lettori e il governo a ricorrere al loro sterminio per mettere fine alla “piaga dei gay”. Gravissime sono state le conseguenze degli articoli omofobi di RSU: le aggressioni nei confronti dei gay sbattuti in prima pagina sono incalcolabili, quasi tutti sono stati costretti a nascondersi per scampare alle violenze.