L’Italia non è un buon paese per i gay

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L’Italia non è un buon paese per i gay. Ce lo comunica il primo Gay Happiness Index che verrà pubblicato in occasione del 17 maggio, la Giornata Internazionale contro l’Omofobia.

L'Italia non è un buon paese per i gay Coming Out

Questa particolare classifica riguarda la soddisfazione percepita dai gay in merito a come l’omosessualità è trattata nel proprio paese e come è in generale la qualità di vita delle persone non eterosessuali. Essa è stata composta intervistando in un sondaggio circa 115.000 persone in 127 paesi analizzati dalla piattaforma globale di incontri gay PlanetRomeo, in collaborazione con l’Università Johannes Gutenberg di Magonza.

Purtroppo degli italiani neanche l’ombra nella top 10. Le prime posizioni dei luoghi più gay friendly vanno a : Islanda, Norvegia, Danimarca, Svezia, Uruguay, Canada Israele, Paesi Bassi, Svizzera, Lussemburgo. A chiudere la classifica ci pensano invece Kazakistan, Ghana, Camerun, Iran, Nigeria, Iraq, Kyrghizistan, Etiopia, Sudan e Uganda. Il nostro paese fa la sua magra figura al 40esimo posto

L’Italia si posiziona al 40° posto. Le domande poste agli iscritti erano state divise in tre categorie:

  • opinione pubblica (cosa pensano i gay di come la società vede l’omosessualità),
  • comportamento in pubblico (come si sentono trattati gli uomini gay dalle altre persone),
  • livello di soddisfazione (quanto sono soddisfatti dalle loro vite e quanto si accettano).
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La situazione purtroppo è tutt’altro che rosea. Sono infatti almeno 4 milioni gli uomini gay che vengono aggrediti ogni anno per la loro sessualità e 13 milioni quelli cacciati di casa.