Gruppi di conversione gay-etero: dite no

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Gruppi di conversione gay-etero: dite no Omofobia

Se ne parla davvero poco di gruppi di conversione gay-etero. Eppure in alcune parti del mondo sono una realtà molto forte con la quale combattere. Vi sono dei politici che addirittura spingono affinché siano riconosciuti ufficialmente. Se qualcuno vi approccia (qualche accenno vi è anche in Italia, N.d.R.) in tal senso, dite no.

Ed in tutta onestà se possibile segnalateli alle Associazioni LGBTQ sul territorio per vedere se si possa arrivare a scoprire per lo meno se agiscono legalmente.  Nella maggior parte dei casi, soprattutto oltreoceano, questi gruppi di conversione gay-etero, sono delle comunità nelle quali alla persona, solitamente adolescenti mandati lì dai genitori, fanno letteralmente il lavaggio del cervello con precetti religiosi e ricerche pseudoscientifiche mai approvate dalla comunità nazionale per tentare di sopprimere un istinto che nella persona è normale e totalmente naturale. Si “gioca” con la vita delle persone attraverso il senso di colpa.

In un certo senso tutto questo rientra nel peggior tipo di omofobia possibile. Non vi è solo un fattore di discriminazione già gravissimo, ma si vuole far passare la persona come malata oltre che inadeguata. E non è quantificabile quanto questo sia sbagliato. Agire su degli individui fragili come gli adolescenti poi è anche peggio perchè si va a colpire una persona in formazione che “crede” poi di essere sbagliata e per questo si auto-condanna, nella maggior parte dei casi, a sentirsi miserabile perchè non in grado di accontentare i propri genitori che dimostrano di disprezzarlo per la sua sessualità, invece di amaro incondizionatamente. Dite no ai gruppi di conversione gay-etero. Sempre.

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Photo Credit | Thinkstock