Egitto: le elezioni presidenziali con l’ombra dell’omofobia

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Egitto: le elezioni presidenziali con l'ombra dell'omofobia Cultura Gay Jennifer Josef, dell’ILGA, l’Organizzazione Internazionale per i diritti dei Gay, ha denunciato che le elezioni presidenziali in Egitto potrebbero essere contornate da un clima omofobo:

L’omosessualità sta diventando una importante questione per le prossime elezioni egiziane, con le accuse ai Fratelli Musulmani di diffondere l’omofobia per accaparrarsi voti. I Fratelli Musulmani stanno usando l’omofobia e la xenofobia per attirare i voti della gente, come hanno già fatto in precedenza, in occasione del referendum costituzionale, influenzando la gente a votare ‘Si’.

In effetti, Mohamed Badie, leader dei Fratelli Musulmani ed uno dei candidati più conservatori del Paese, non è che ci sia andato giù leggero con la comunità lgbt:

Non è accettabile, in una democrazia, permettere ciò che è proibito (haram) o proibire ciò che è consentito (halal), anche se l’intera nazione lo ha già accettato. L’Occidente ha permesso il matrimonio gay usando il pretesto della democrazia, cosa che non permetteremo mai in Egitto, come non permetteremo che, usando il pretesto dell’unità nazionale, una donna musulmana possa sposarti con un uomo cristiano che viola la legge islamica.

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