Il parlamento della Guinea-Bissau ha approvato un disegno di legge che comporterà il divieto assoluto di una pratica diffusa quasi nella metà della popolazione: le mutilazioni genitali femminili.
Con 64 voti a favore, tre astenuti e uno contrario, il piccolo stato dell’Africa Occidentale ha deciso che, d’ora in poi, chi praticherà l’infibulazione (la pratica che consiste nell’asportazione del clitoride e la cucitura delle grandi labbra) verrà punito con fino a 5 anni di carcere.