Basta davvero qualcuno per nascondere la reale sessualità? E’ una domanda che ci sta venendo spontanea in questo periodo di maschere e feste che è Halloween. Perché volenti o nolenti gli occhi li possediamo e senza voglia di stereotipizzare o invocare il “gay radar” tanto bistrattato, lo spettacolo che pubblicamente arriva ai nostri occhi è contemporaneamente sconfortante ed esilarante.
E’ sconfortante perché troviamo assolutamente detestabile che vi sia il bisogno per alcuni di accompagnarsi con beard di vario genere di entrambi i sessi o puntare ad una eccessiva mascolinizzazione o femmilizzazione per portare a casa un punto che non ha senso di essere conquistato. Dall’altra parte è però esilarante perché sono occasioni come queste che spingono i vip di turno a giocare con le loro maschere in modo più o meno spinto per apparire in un modo e lanciare un messaggio. In quest’ultima settimana di festeggiamenti abbiamo visto diversi di questi esempi e ogni volta siamo rimasti sempre più colpiti, facendoci una gradita risata.
Parliamoci chiaro: tanti piccoli trucchi si usano o si sono usati anche tra noi persone comuni nei momenti difficili nei quali vi era o si sentiva l’impossibilità ad essere se stessi. Ma quando questo accade in un contesto pubblico dove la cassa di risonanza è decisamente più ampia… difficilmente si riesce a non riderci sopra e come si usa dire con una sorta di neologismo italoamericano “facepalmarsi” per ciò che gli occhi sono costretti a vedere. Già in generale non bastano una persona e tante parole a nascondere effettivamente la sessualità di qualcuno, come si può pensare di riuscirci ad Halloween?
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